“Il Confine”

"Il Confine"

Cos’è il confine?

Una linea immaginaria che separa le nazioni? Il limite fra noi e gli altri o un punto d’incontro? È un luogo remoto o ci attraversa ogni giorno? È uno spazio da abitare o da difendere?
Per il progetto “Questi siamo noi” abbiamo chiesto agli artisti di esplorare il tema del Confine.
Confine che può essere inteso dal punto di vista geopolitico, come barriera o punto di incontro fra i popoli; intimo e personale, fra corpi e sensibilità individuali; fantastico, attraverso le porte della percezione o esplorando il rapporto fra sogno e realtà; culturale, come contaminazione o contrasto fra culture e narrazioni differenti.

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Ottobre 2023 – Affissioni d’Artista

Per quest’edizione di LINK-urban art festival, gli artisti sono stati invitati a realizzare dei poster (70x100cm) che in diversi momenti saranno affissi su ben centotrenta bacheche pubbliche sparse sul territorio cittadino delle città di Brescia e Bergamo.

Omar Cheikh

Una piccola carovana si muove sulla valle nel lato opposto alle montagne, le scorte sono poche ma al confine non manca molto.
Omar Cheikh Una piccola carovana si muove sulla valle nel lato opposto alle montagne, le scorte sono poche ma al confine non manca molto.
“Il Santo della cellula fotoelettrica” - Semino Bevilacqua

Il confine come luogo da rifiutare tra normale e differente.
Spesso ci comportiamo solo come figlie e figli del nostro contesto culturale, sta a noi uscirne, non lasciarci divorare dal presente e occidentale socialmente accettato.
Ricordiamo che Keplero misurava le frequenze melodiche delle orbite dei pianeti, Giordano Bruno erigeva sigilli magico-mnemonici e che la quantistica ci dimostra l'esistenza di piani di realtà differenti al nostro. Niente è come sembra, niente è come appare.
Penso sia doveroso opporsi al rifiuto (o l'appiattimento) generale per le differenti intelligenze umane, da sempre confinate in spesse mura e additate come stregoneria, pazzia o malfunzionamento. Siamo camaleonti in questo mondo, pensiamo bene se mimetizzarci o tirare fuori la lingua.
W Ferdinando Oreste Nannetti "NOF4".
«Amo il mio essere materiale come me stesso».
“Il Santo della cellula fotoelettrica” – Semino Bevilacqua Il confine come luogo da rifiutare tra normale e differente. Spesso ci comportiamo solo come figlie e figli del nostro contesto culturale, sta a noi uscirne, non lasciarci divorare dal presente e occidentale socialmente accettato. Ricordiamo che Keplero misurava le frequenze melodiche delle orbite dei pianeti, Giordano Bruno erigeva sigilli magico-mnemonici e che la quantistica ci dimostra l’esistenza di piani di realtà differenti al nostro. Niente è come sembra, niente è come appare. Penso sia doveroso opporsi al rifiuto (o l’appiattimento) generale per le differenti intelligenze umane, da sempre confinate in spesse mura e additate come stregoneria, pazzia o malfunzionamento. Siamo camaleonti in questo mondo, pensiamo bene se mimetizzarci o tirare fuori la lingua. W Ferdinando Oreste Nannetti “NOF4”. «Amo il mio essere materiale come me stesso».
“I confini della fantasia” - Elenia Beretta

‘’I confini della fantasia" si erge come un portale verso un mondo senza limiti, un rifugio poetico dove la mente può danzare liberamente al di là delle barriere della realtà. L'opera cattura l'essenza stessa della capacità umana di evasione e di trasformazione attraverso il potere dell'immaginazione.
L’atto di immaginare non è solo un atto di evasione, ma un atto di sopravvivenza, un modo per affrontare le sfide con la forza dell'ottimismo e la potenza della creatività.
“I confini della fantasia” – Elenia Beretta ‘’I confini della fantasia” si erge come un portale verso un mondo senza limiti, un rifugio poetico dove la mente può danzare liberamente al di là delle barriere della realtà. L’opera cattura l’essenza stessa della capacità umana di evasione e di trasformazione attraverso il potere dell’immaginazione. L’atto di immaginare non è solo un atto di evasione, ma un atto di sopravvivenza, un modo per affrontare le sfide con la forza dell’ottimismo e la potenza della creatività.
“The Otherside” - Celine Ka Wing Lau

Nell’interazione tra realtà e sogno, la differenziazione spesso ci sfugge, costringendoci a fonderli in una visione coerente che sia in linea con le nostre aspirazioni. Eppure una domanda persiste: quando convergono sogno e realtà? Verrà un tempo in cui gli individui potranno discernere con certezza? Il confine tra desiderio e realtà.
“The Otherside” – Celine Ka Wing Lau Nell’interazione tra realtà e sogno, la differenziazione spesso ci sfugge, costringendoci a fonderli in una visione coerente che sia in linea con le nostre aspirazioni. Eppure una domanda persiste: quando convergono sogno e realtà? Verrà un tempo in cui gli individui potranno discernere con certezza? Il confine tra desiderio e realtà.
“Equilibrio” - Loputyn

In equilibrio sul confine che è uno strato sottilissimo tra due contraddizioni, tra il dentro e il fuori, tra il gioco e il pericolo, tra la grazia e la rovina. L’illustrazione è realizzata con matita su carta, e colore digitale.
“Equilibrio” – Loputyn In equilibrio sul confine che è uno strato sottilissimo tra due contraddizioni, tra il dentro e il fuori, tra il gioco e il pericolo, tra la grazia e la rovina. L’illustrazione è realizzata con matita su carta, e colore digitale.
“Intoccabile” - Criminaliza

Quando sentiamo come se stessimo toccando un'altra persona, stiamo in realtà sperimentando una sorta di campo di forza. Gli oggetti, inclusi i nostri stessi corpi, sono composti da atomi. Gli atomi stessi sono costituiti da un nucleo al centro, composto da protoni e neutroni, circondato da una nube di elettroni. Nonostante l'impressione di solidità, il nucleo e gli elettroni sono separati da grandi quantità di spazio vuoto in proporzione alle loro dimensioni. Quando tocchiamo qualcosa, quello che sta effettivamente accadendo è la repulsione delle nuvole di elettroni cariche negativamente attorno agli atomi nelle nostre dita e nell'oggetto. Questa forza repulsiva crea una sensazione di contatto, ma in realtà gli elettroni mantengono una piccola distanza tra le superfici.
“Intoccabile” – Criminaliza Quando sentiamo come se stessimo toccando un’altra persona, stiamo in realtà sperimentando una sorta di campo di forza. Gli oggetti, inclusi i nostri stessi corpi, sono composti da atomi. Gli atomi stessi sono costituiti da un nucleo al centro, composto da protoni e neutroni, circondato da una nube di elettroni. Nonostante l’impressione di solidità, il nucleo e gli elettroni sono separati da grandi quantità di spazio vuoto in proporzione alle loro dimensioni. Quando tocchiamo qualcosa, quello che sta effettivamente accadendo è la repulsione delle nuvole di elettroni cariche negativamente attorno agli atomi nelle nostre dita e nell’oggetto. Questa forza repulsiva crea una sensazione di contatto, ma in realtà gli elettroni mantengono una piccola distanza tra le superfici.
“Unconscious_horizon” - Davide Bart Salvemini

Il confine come la superficie sottile ed organica tra me (come essere) il mondo (come Natura) che, grazie a stati alterati di coscienza, può essere varcata rendendo la mente e la realtà un unico essere organico.
“Unconscious_horizon” – Davide Bart Salvemini Il confine come la superficie sottile ed organica tra me (come essere) il mondo (come Natura) che, grazie a stati alterati di coscienza, può essere varcata rendendo la mente e la realtà un unico essere organico.
“Rain” - Danijel Žeželj

L’opera, Pioggia, è la descrizione di un momento.
“Rain” – Danijel Žeželj L’opera, Pioggia, è la descrizione di un momento.
“90 days” - Tarek Mourad

Questa opera fa parte di un progetto a cui sto lavorando da qualche anno e che si intitola “Authority, self-attributed. On exploring the quotidian dialectic between the artist, his environment and the unnatural stupidity of society.” Ho usato un'incisione di Alexandre Correard (ingegnere, geografo e sopravvissuto al naufragio della Medusa che ha collaborato con Gericault) per creare un timbro che ho poi usato per timbrare il mio passaporto. Tuttavia, per questo progetto specifico, ho preferito utilizzare il timbro su un foglio di carta bianca. Questo timbro rappresenta tutto ciò in cui credo e racconta l’esclusione sociale, l’ingiustizia e il desiderio di un mondo senza confini.
“90 days” – Tarek Mourad Questa opera fa parte di un progetto a cui sto lavorando da qualche anno e che si intitola “Authority, self-attributed. On exploring the quotidian dialectic between the artist, his environment and the unnatural stupidity of society.” Ho usato un’incisione di Alexandre Correard (ingegnere, geografo e sopravvissuto al naufragio della Medusa che ha collaborato con Gericault) per creare un timbro che ho poi usato per timbrare il mio passaporto. Tuttavia, per questo progetto specifico, ho preferito utilizzare il timbro su un foglio di carta bianca. Questo timbro rappresenta tutto ciò in cui credo e racconta l’esclusione sociale, l’ingiustizia e il desiderio di un mondo senza confini.
“Confine” - Samuele Canestrari

I confini sono umani. Li costruiamo, ideamo e facciamo valere noi. Potrebbero essere luoghi ricchi e meticci, credo dovrebbero esserlo. Non c'è nulla da difendere. I confini naturali non sono invalicabili. Gagarin dallo spazio non ne vide. Vide un unico e meraviglioso pianeta.
“Confine” – Samuele Canestrari I confini sono umani. Li costruiamo, ideamo e facciamo valere noi. Potrebbero essere luoghi ricchi e meticci, credo dovrebbero esserlo. Non c’è nulla da difendere. I confini naturali non sono invalicabili. Gagarin dallo spazio non ne vide. Vide un unico e meraviglioso pianeta.
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L’intervento è parte del progetto “Questi siamo noi, LINK – urban art festival incontra Baleno Festival”, organizzato dall’Ass. @thetruequality in collaborazione con @tantemani_pigmenti (Cooperativa Patronato San Vincenzo) e @maledizioni_officinaeditoriale , curato da @gio123k e Davide Pansera questo intervento è stato inoltre curato da @luigi.filippelli .
Il progetto è finanziato da @fondazione_cariplo nell’ambito di Brescia Bergamo Capitale della
Cultura 2023, Fondazione ASM, @zincaturabresciana

📷 @monicatagliettiph